L’accento della diversità: un mondo di voci
L’accento fornisce molte informazioni sull’identità del parlante, rivelando non solo il suo background linguistico, ma anche la sua identità culturale, la sua provenienza geografica, il suo status sociale e la sua storia personale. Per evitare i pregiudizi e gli stereotipi, è importante riconoscere e apprezzare la diversità degli accenti regionali e stranieri. Questo aspetto è fondamentale per favorire la coesione tra le diverse comunità linguistiche presenti sul territorio italiano. Come evidenziato da ricerche recenti, gli accenti possono rappresentare una sfida anche per i sistemi di riconoscimento vocale automatico (ASR), sempre più utilizzati in applicazioni commerciali di largo consumo, come ad esempio gli assistenti vocali. Alcuni sistemi ASR per l’italiano hanno ancora delle difficoltà a trascrivere accuratamente il parlato caratterizzato dalla presenza degli accenti stranieri e regionali, generando errori e incomprensioni. L’attività proposta mira a far luce sulla complessa natura degli accenti stranieri e regionali e sulle difficoltà che essi pongono ai sistemi ASR. Esplorando la diversità degli accenti, si augura di promuovere il riconoscimento e la valorizzazione della diversità linguistica, per una società più inclusiva, tollerante e rispettosa delle differenze. Inoltre, l’attività promuoverà la discussione e il pensiero critico sul ruolo degli assistenti vocali nella nostra vita quotidiana, evidenziando i limiti di alcune tecnologie ASR e la necessità di una progettazione inclusiva di questi strumenti.
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825 e 1361: queste due date segnano l’inizio dell’Università di Pavia, l’Ateneo più antico della Lombardia e uno dei più antichi d’Europa. All’825 risale il capitolare dell’imperatore Lotario che costituì a Pavia la scuola di retorica per i funzionari del regno; lo Studium Generale fu invece fondato da Carlo IV nel 1361: una scuola giuridica e letteraria di grande rinomanza, che richiamava studenti da tutt’Europa.
Tra i periodi di maggior fama dell’Università di Pavia, il XVIII secolo, con la radicale riforma Maria Teresa e Giuseppe II d’Asburgo. Molti i docenti famosi dal naturalista Lazzaro Spallanzani, al matematico Gerolamo Cardano universalmente noto per i contributi all’algebra e alla meccanica (il giunto cardanico), al matematico Lorenzo Mascheroni, al fisico Alessandro Volta che fu docente di Fisica Sperimentale, Rettore dell’Ateneo e inventore della pila elettrica, al medico Antonio Scarpa iniziatore della Chirurgia moderna. Tra i grandi maestri dell’età napoleonica, Vincenzo Monti e Ugo Foscolo che nel 1809 tenne a Pavia la famosa prolusione Dell’origine e dell’ufficio della letteratura. Molti i medici illustri, come Carlo Forlanini, inventore del pneumotorace per la cura della tisi polmonare e Camillo Golgi, Nobel per la Medicina nel 1906. Accanto a Golgi, altri due docenti dell’Università di Pavia sono stati insigniti del premio Nobel: il chimico Giulio Natta e il fisico Carlo Rubbia.
Oggi l’Alma Ticinensis Universitas di Pavia offre, nelle due sedi di Pavia e Cremona, 2 facoltà, 18 dipartimenti e 85 corsi di laurea.