Speakers’ corner: Porti e acque sicure
Gli Speakers’s Corner sono spazi informali nei quali ricercatori e ricercatrici provenienti da ambiti disciplinari diversi discuteranno in maniera informale con il pubblico delle loro ricerche.
Con la partecipazione di:
Marco Schintu, Debora Todde, Barbara Marras, Alessandro Desogus (Dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica UNICA – Porti sicuri: Progetti Europei Interreg inerenti la qualità dell’acqua e dell’aria dei porti nelle aree costiere dell’Atlantico e del Mediterraneo).
Maria Antonietta Dessena, Aide Esu, Monther Hind, Carlo Perelli, Manuela Pintus, Marco Peterle, Giovanni Sistu (Crisi idrica e uso di acque non convenzionali in agricoltura. Opportunità per il Mediterraneo, attraverso quattro progetti pilota in 4 aree del Mediterraneo: Sardegna, Palestina, Tunisia, Giordania).
Nicola Montaldo, Sara Simona Cipolla (SWATCH: Strategie per aumentare l’efficienza nell’uso delle acque. Alla scoperta delle cause e delle strategie per aumentare l’efficienza socio-ecologica dell’uso dell’acqua).
Foto: Quino Al @quinoal/Unsplash
Organizzatore
L’Università degli Studi di Cagliari, principale polo di attrazione per la formazione superiore di tutta l’Isola, attrae più di 25.000 studenti e studentesse ed è articolata in strutture didattiche e di ricerca in campus cittadini nell’area metropolitana di Cagliari. Istruzione, ricerca e innovazione sono i principali motori della crescita economica che animano UNICA. Obiettivi di UNICA sono la formazione di qualità a livello universitario e post-universitario, l’attività di ricerca scientifica nazionale e internazionale e la valorizzazione dei risultati della ricerca e le attività di terza missione. La competitività nell’ambito della ricerca scientifica di qualità e l’inserimento dei ricercatori e ricercatrici di UniCa in network internazionali sono testimoniati dai numerosi progetti europei attivi.
Luogo
L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Cagliari, fondato nel 1866 dal Prof. Patrizio Gennari, è un museo vivente che si estende per circa cinque ettari tra l’Anfiteatro Romano e la Villa di Tigellio, lungo la valle di Palabanda.
Esempio di connessione di bene culturale storico-archeologico, naturalistico e scientifico, nasce come “orto-modello” per l’acclimatazione delle piante esotiche e tropicali. Un tour permette di osservare non solo numerosissime piante provenienti dagli angoli più remoti del mondo, ma anche siti archeologici di diverse epoche quali un pozzo a noira, una vasca a trifoglio, la grotta Gennari e la suggestiva cisterna romana.
L’Orto, per le sue caratteristiche microclimatiche, presenta diversi settori tra cui l’Orto dei semplici, il settore mediterraneo, le roccaglie della Biodiversità, il palmeto e il deserto con numerose piante succulente. Meravigliose fioriture si possono ammirare in tutti i mesi dell’anno ma solo in primavera di si manifestano vere e proprie esplosioni di colore.