La scienza dei materiali come chiave di accesso allo spazio
Negli ultimi 50 anni l’accesso allo spazio ha cambiato la nostra vita sotto così tanti aspetti che è molto difficile comprendere la natura di questa rivoluzione: considerando tutte le nuove tecnologie sviluppate, i nuovi materiali e le innovazioni legate all’attività spaziale, è praticamente impossibile elaborare una lista completa. I motori a razzo a propellenti Liquido e quelli a propellente solido forniscono la spinta necessaria per raggiungere l’orbita bassa della Terra anche nota come LEO, ovvero per accedere allo spazio extra terrestre. In tale ambito, i materiali compositi polimerici ad alta temperatura sono essenziali per consentire la produzione di questi sistemi di propulsione. Durante l’incontro si presenteranno le attività del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale (DICA) dell’Università degli studi di Perugia nell’ambito dello sviluppo e caratterizzazione avanzata dei materiali per alte temperature per l’aerospazio.
A cura di: Dott. Maurizio Natali
Polo Scientifico Didattico di Terni
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Organizzatore
Fondata nel 1308, l’Università degli Studi di Perugia è uno dei più antichi e prestigiosi atenei italiani: infatti è stato uno dei primi ad ottenere l’accreditamento del MIUR come Ateneo di qualità e nel 2020 è risultato, per il VII anno consecutivo, primo tra i grandi atenei italiani nella prestigiosa graduatoria Censis-Repubblica. Forte dei sui 16 Dipartimenti, l’Ateneo offre 44 percorsi di I livello (lauree triennali e lauree magistrali a ciclo unico) e 44 percorsi di II livello (lauree magistrali), distribuiti in 5 aree disciplinari (economico-giuridico-politica, medico-sanitaria, scientifica, tecnico-scientifica e umanistica). L’ alta formazione completa il quadro con 20 dottorati, oltre alle due partecipazioni in consorzio a 1 prestigioso dottorato interuniversitario e 33 scuole di specializzazione (di cui 30 in area medico-sanitaria).