UNIPG E BENI CULTURALI IN GIORDANIA
L’esposizione che si propone di realizzare per Sharper 2022 ha l’obiettivo di far conoscere al pubblico della città di Perugia le attività di valorizzazione e tutela dei Beni Culturali effettuate dal “Dipartimento di Lettere, Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne” del nostro ateneo in Giordania. Inoltre, si intende mostrare il valore della valorizzazione delle aree archeologiche urbane e in contesto rurale, anche in relazione alla protezione e alla tutela del paesaggio ambientale.
La piccola mostra consiste in tre pannelli esplicativi con testo e immagini e un banchetto/istallazione con una copia 3D di un manufatto archeologico prodotta per l’occasione. Accanto vi sarà una stampante 3D di piccole dimensioni connessa ad un computer, che sarà attiva durante l’esposizione e mostrerà al pubblico il funzionamento della produzione di una replica archeologica dalla fotogrammetria alla stampa.
In particolare, i tre pannelli saranno dedicati a tre diverse attività di ricerca e terza missione, tutte connesse alla salvaguardia, protezione, manutenzione e gestione di aree archeologiche di interesse storico e ad alto potenziale turistico. Il primo pannello riguarderà il progetto finanziato dall’Agenzia Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da Unipg “Scoprire Madaba. Un progetto di Turismo Sostenibile” e sarà incentrato da un lato sulle scelte di sostenibilità ambientale adottate nella progettazione delle opere di protezione dei ricchi mosaici della città, e dall’altro sulle importanti attività di formazione del locale personale del Dipartimento delle Antichità di Giordania. Il secondo mostrerà una ricerca di dottorato in fieri del Dipartimento di Lettere, sostenuta da una recente borsa PON, e incentrato sulla valorizzazione dei Beni culturali e del paesaggio naturale ed antropico dell’area del Monte Nebo in Giordania, dove l’antichità dei culti e delle religioni si intreccia con la peculiare morfologia geologica del territorio. Il terzo pannello riguarderà l’opera di tutela dei grandi monumenti megalitici funerari (dolmen) della Necropoli di Jebel al-Mutawwaq, datata a oltre 5000 anni fa e minacciata costantemente dalla odierna espansione edilizia che sta distruggendo preziose testimonianze storiche del passato e rovinando le caratteristiche paesaggistiche del territorio incontaminato della Transgiordania. Qui, la salvaguardia di questi monumenti impegna da oltre dieci anni l’equipe di ricerca della cattedra di Archeologia del Vicino Oriente del Dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia.
Infine, riguardo alla produzione della replica del manufatto archeologico, si propone di produrre per la mostra Sharper 2022 un vaso intero decorato datato al 3300 a.C. e rinvenuto negli scavi archeologici di Jebel al-Mutawwaq. Il vaso, realizzato con stampa 3D e post-produzione artigianale, verrà esposto su un banchetto antistante ai tre pannelli, insieme ad una stampante 3D di piccole dimensioni. Questa, per l’intera durata dell’evento, produrrà, grazie alla presenza di un computer, alcune copie di manufatti archeologici. L’istallazione è pensata per mostrare al pubblico la potenzialità delle repliche di manufatti archeologici in 3D, anche per lo scopo di preservare e tutelare la memoria del patrimonio culturale a rischio. Si propone al termine dell’esposizione la collocazione della replica del manufatto archeologico negli spazi museali dell’ateneo, come base per una futura esposizione permanente che mostri le attività di ricerca storica e archeologica effettuate durante questi anni dai docenti e ricercatori del Dipartimento di Lettere in Giordania.
Referente/i:
Caivano Domenico