CANIN, MEMORIA DI CLIMI ANTICHI. UN VIAGGIO SUGLI EFFETTI DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
In occasione della Notte Europea dei Ricercatori l’Immaginario Scientifico ospita una sezione della mostra dedicata al massiccio del Canin, situato nell’area più orientale del parco naturale delle Prealpi Giulie.
Attraverso fotografie e modelli in scala si potrà fare un viaggio attraverso un territorio di alta quota che, dalla fine della Piccola Età Glaciale ai giorni nostri, ha subito profonde modificazioni. Gli studi e le ricerche di rilevanza internazionale realizzate sul massiccio permettono oggi affrontare temi inerenti la geomorfologia, il carsismo, la speleologia, la glaciologia, all’interno di una visione paleoclimatica d’insieme.
I contenuti della mostra rappresentano una memoria storico-geografica di un’area che fino a poco tempo fa era caratterizzata dalla presenza di ambienti glaciali diffusi, ora ridotti a poche placche residue. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone, soprattutto le nuove generazioni, sulla pesante impronta che le comunità e le società umane sono in grado di lasciare sul territorio.
La mostra è curata dalla Società Meteorologica Alpino-Adriatica in collaborazione con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie e con il coinvolgimento dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, del Comitato Glaciologico Italiano e del Servizio Geologico della Regione Friuli Venezia Giulia.
_
La mostra rimarrà all’Immaginario Scientifico fino a fine 2023.
Foto 1893 di Arturo Ferrucci, foto 2020 di Renato R. Colucci