Morta o ammazzata? Femminicidi nei media italiani
Il raggiungimento della parità di genere passa anche dall’uso consapevole delle parole nelle cronache di femminicidi. Nonostante le linee guida del Manifesto di Venezia, i media spesso rappresentano questi crimini in modi che, in modo più o meno intenzionale e indiretto, rafforzano stereotipi. Ad esempio, uno stereotipo comune è quello che suggerisce che una donna vestita in modo provocante sia in qualche modo colpevole della violenza subita. Per affrontare queste problematiche e promuovere una maggiore consapevolezza sul ruolo del linguaggio nella promozione della parità di genere, abbiamo organizzato un evento presso l’Università di Pavia. Il nostro evento, curato da dottorandi, dottorandi e docenti di Linguistica, prevede una giornata di laboratori dedicati alla riflessione sulle strategie linguistiche e le narrazioni più frequentemente utilizzate nelle notizie riguardanti i femminicidi.
Durante i laboratori, analizzeremo articoli di giornale, ci eserciteremo nella (ri)scrittura di tali articoli e confronteremo diverse (ri)scritture, tutto ciò con l’obiettivo di stimolare una riflessione approfondita sul linguaggio utilizzato. Le attività saranno guidate da esperti e esperte dell’Università di Pavia, i quali offriranno preziose competenze linguistiche per favorire una maggiore consapevolezza e smascherare narrazioni fuorvianti.
Le attività si ripetono in tre turni da due ore.
Inizio alle ore 9:00, 11:00 e 15:00. [Gli orari indicati nella brochure non sono aggiornati].
L’evento è indicato per persone che frequentino almeno le scuole medie superiori.
Per partecipare all’evento con un gruppo numeroso, è gradita la prenotazione. Per prenotare è sufficiente contattare le organizzatrici per email ai seguenti indirizzi: chiara.zanchi01@unipv.it, sara.gemelli@unibg.it
EVENTO GRATUITO.