Reportsapp: hai mai visto una FRANA in diretta?
Un’app per la segnalazione delle frane sarà uno strumento per il coinvolgimento dei cittadini nella prevenzione del dissesto idrogeologico attraverso il loro contributo consapevole. Report’sApp è il sistema Crowdsourcing per contribuire alla implementazione dei sistemi di previsione allerta e gestione post-evento delle frane.
Le frane rappresentano spesso una minaccia per la popolazione, causando danni diffusi alle infrastrutture e alle persone e provocando perdite economiche significative. Gli strumenti e i modelli di previsione sul verificarsi di tali fenomeni sono sempre più sofisticati, tuttavia essi hanno bisogno di essere istruiti e popolati con l’occorrenza di casi reali in relazione al contesto geologico e climatico in cui si sono verificati.
Un buon compromesso per incrementare il numero di casi conosciuti è quello di conoscere almeno la loro posizione geografica, l’entità e possibilmente il momento in cui essi si sono manifestati.
Il video vuole presentare un nuovo strumento di popolazione del repertorio delle frane attraverso un sistema di Crowdsourcing che comprende un’app per dispositivi sia Android che iOS ed un database su un cloud dedicato in cui vengono raccolte le informazioni. L’interfaccia è alimentata da OpenStreetmap con licenza Open Data Commons Open Database License (ODbL) e da immagini da satellite fornite da Leaflet 1.7.1, una libreria open source di mappe interattive in JavaScript.
L’utente, quando si trova in prossimità di una frana, registra la propria posizione sulla mappa e compila la scheda attraverso i menù a tendina servendosi degli esempi forniti.
In questo modo i cittadini contribuiscono a migliorare sempre più i modelli di previsione aiutando i ricercatori a raccogliere i dati necessari a istruirli, e allo stesso tempo forniscono un contributo all’implementazione di sistemi di allerta e di gestione post-evento. In più, maturano una sensibilità ed una consapevolezza verso il dissesto idrogeologico tragicamente assente nella cittadinanza italiana.
A cura di M. Teresa Melis, Stefania Da Pelo e Antonio Funedda – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche.