Università di Palermo

Le trame nascoste dell’acqua e dell’architettura normanna a Palermo

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Tra i 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite ed approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, il Goal 11: Città e Comunità Sostenibili ambisce a stimolare azioni appropriate per rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Uno dei target previsti nell’ambito del Goal 11 è finalizzato a rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo (target 11.4).

Come ricercatori ci stiamo impegnando per centrare il Goal 11 -ed il target 11.4, in particolare-, mettendo in atto azioni concrete che potranno avere un impatto pratico sulle nostre città, sui cittadini e sulla società in generale, inducendola a recuperare e salvaguardare le tracce più profonde della “memoria” del suo passato attraverso l’impiego dei più innovativi strumenti tecnologici utili alla conoscenza, rappresentazione, comunicazione, valorizzazione.

Nell’ambito del progetto strategico “iHERITAGE. ICT Mediterranean Platform for UNESCO Cultural Heritage”, di cui l’Università di Palermo è partner, finanziato dall’ENI CBC MED Program 2014-2020, si sono avviate alcune attività che consentiranno di valorizzare e rendere accessibili/fruibili (seppure virtualmente) spazi ed edifici (anche ipogei) della “Palermo arabo-normanna”.

In particolare, nell’ambito del Living Lab del progetto iHERITAGE, si stanno sperimentando alcune soluzioni innovative per la valorizzazione degli spazi ipogei dei qānat e degli spazi correlati ad alcune architetture Normanne, soprattutto di quelle ancora non inserite all’interno del percorso UNESCO di cui la città si fregia.

La complessa trama di canali ipogei di captazione e adduzione delle acque costituisce la parte invisibile e, per tale ragione, più vulnerabile della città e dell’articolato sistema che per secoli ha consentito l’approvvigionamento idrico di Palermo, contribuendo alla definizione di un originale spazio idraulico con assonanze riferibili alla cultura mediorientale. L’indagine del patrimonio ipogeo, di contro, risulta tutt’oggi di notevole complessità e rappresenta un unicum dal punto di vista tipologico. Attraverso la conoscenza storica e costruttiva, l’implementazione e lo sviluppo delle strumentazioni di misura, di analisi, di rappresentazione e visualizzazione 3D, i ricercatori dell’Università di Palermo stanno lavorando per valorizzare i qānat (e non solo) anche in un’ottica di fruizione sostenibile.

Nel corso della manifestazione si mostreranno i risultati di questi primi lavori effettuati in sinergia con la Soprintendenza e con il supporto logistico del Gruppo Speleologico CAI di Palermo.

progetto iHERITAGE: Proff. Rossella Corrao, Calogero Vinci, Francesco Di Paola, Vincenza Garofalo, Marco La Cascia

 

Data e ora

24-09-2021 h. 19:00 to
24-09-2021 h. 00:00
 

Tipologie di evento

 

Categoria dell'evento

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