La depurazione innovativa delle acque – WiderUptake
Recuperare risorse – fosforo, azoto, bio-plastiche e acqua trattata per il riuso – dalla depurazione delle acque reflue e favorire la simbiosi industriale per portare il concetto di innovazione sul mercato. Sono questi i principali obiettivi del progetto “Achieving wider uptake of water-smart solutions – Wider -Uptake” che ha ricevuto, da parte della Commissione Europea, un finanziamento di 12 milioni di euro di cui oltre 1.5 milioni di euro per l’Università di Palermo.
L’Università di Palermo è parte di WIDER – UPTAKE con la responsabilità scientifica del prof. Giorgio MANNINA, docente di Ingegneria Sanitaria -Ambientale al dipartimento di Ingegneria. Il team di ricerca ha una forte connotazione multidisciplinare, coinvolge quattro dipartimenti di UNIPA: Ingegneria; Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Giurisprudenza e Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche
Il progetto prevede di ridurre l’impronta di carbonio – carbon footprint – necessaria ogni giorno per restituire all’ambiente acqua depurata, tramite l’implementazione di biotecnologie innovative che riducono i consumi energetici e le emissioni di gas serra dai depuratori.
6 casi studio, disseminati nei vari Paesi Europei partner del progetto, tra cui 2 in Italia, forniranno le linee guida, condivise e ulteriormente sviluppate con la comunità, sull’implementazione ed applicazione delle soluzioni innovative. Gli impianti di depurazione, gestiti da AMAP SPA, sono quelli dei comuni di Corleone e Marineo.
Il progetto prevede anche la formazione di giovani ricercatori attraverso il coinvolgimento di percorsi internazionali con l’Università Tongji di Shanghai (CINA) e University of Technology Sydney (Australia).
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito dedicato: https://wideruptake.unipa.it/