Il ruolo dei materiali nei reattori per fusione nucleare
Alla luce delle esigenze ambientali di transizione energetica per il raggiungimento della decarbonizzazione industriale, la possibilità di considerare l’energia nucleare come fonte di energia pulita inizia ad entrare nei dibattiti politici ed economici collettivi. Da decenni l’Unione Europea investe sulla ricerca e sullo sviluppo di reattori a fusione nucleare, i quali, seppur richiedano ulteriori sforzi di sviluppo e consolidamento, rappresentano un’alternativa, con elevato potenziale, ad impianti ormai obsoleti. Ad oggi sono numerose le sfide che la comunità scientifica si trova ad affrontare per rendere possibile una produzione energetica basata sulle stesse reazioni chimico-fisiche che avvengono in una stella. A tal proposito, lo sviluppo e l’ottimizzazione di materiali ‘’ad hoc’’ rappresenta uno degli aspetti più critici, viste le elevate temperature, pressioni e livelli di radiazioni coinvolte nel funzionamento. Il Polo Scientifico Didattico di Terni dell’Università degli studi di Perugia, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata ed ENEA, è attualmente attivo sullo sviluppo di materiali metallici per applicazioni strutturali nei futuri reattori a fusione nucleare.
A cura di: Prof. Andrea Di Schino, Ing. Giulia Stornelli
Polo Scientifico Didattico di Terni
Dipartimento di Ingegneria