Il rischio idraulico in un clima che cambia
Un clima che cambia altera il ciclo idrologico, con cambiamenti nella quantità, nella tempistica e nell’intensità delle precipitazioni.
Ciò rappresenta una grave minaccia per edifici, infrastrutture e beni fisici situati in aree vulnerabili.
Da un lato l’aumento della frequenza e della intensità delle precipitazioni aumenta il rischio idraulico; d’altro lato, il riscaldamento globale determina gravi problemi sia per la società che per gli ecosistemi.
E’ necessario identificare le fasce di tutela dei corsi d’acqua naturali anche al fine di preservare l’equilibrio ecologico delle aree interessate. Le fasce di tutela, infatti, definiscono gli spazi entro cui ogni intervento antropico deve essere sottoposto a verifica e a eventuale autorizzazione, a salvaguardia dei valori paesaggistici e della sicurezza idraulica (come nel caso di alluvioni).
Le ricerche del nostro gruppo sono finalizzate alla valutazione dei fenomeni di rischio idraulico, soprattutto in aree extraurbane, e dei processi idro-morfodinamici del corso d’acqua e dei connessi fenomeni di interazione tra idrodinamica, trasporto solido e componente biotica. Tali fenomeni assumono un ruolo via via sempre più importante per ingegneri, ecologi, geologi e gestori delle risorse idriche.