Identificare gli indicatori preclinici nelle malattie neurodegenerative ai fini di una terapia genica
Le cause ed i meccanismi biologici alla base delle malattie neurodegenerative (NDG) che compaiono nell’età adulta non sono ben conosciute. In particolare, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una rara e grave malattia NDG caratterizzata dalla atrofia e morte dei motoneuroni, le cellule nervose deputate al movimento volontario, le cui conseguenze sono una progressiva paralisi degli arti, del respiro, della capacità di alimentarsi. Non abbiamo a disposizione una valida terapia e non è stato possibile, finora, trovare indizi che indichino l’approssimarsi dell’insorgenza della malattia.
Cosa fare in questi casi?
Sappiamo che La SLA ha una forte base genetica. Il nostro gruppo di ricerca è coinvolto nello screening genetico nei soggetti SLA per identificare specifici geni legati alla malattia. Ma il lavoro di ricerca va oltre. Dopo counselling genetico, la stessa analisi genetica è compiuta nei familiari dei pazienti con mutazione al fine di individuare i soggetti a rischio. Sia sui pazienti SLA portatori di mutazioni che sui familiari carrier asintomatici vengono quindi studiati i fibroblasti, cellule della pelle prelevate con una biopsia. Queste cellule sono poi de-programmate a cellule staminali per poi riprogrammarle a motoneuroni. Proprio le cellule nervose che degenerano nella malattia! Il nostro obiettivo è quindi di studiare in queste cellule i meccanismi biologici, e quindi trovare un biomarcatore, che ci permetta di capire l’approssimarsi dell’esordio della malattia, al fine di disegnare ed attuare una terapia personalizzata mirata non solo al paziente, ma anche, e soprattutto, al carrier asintomatico, in modo da ridurre il rischio che sviluppi in futuro la malattia.