Drosophila melanogaster o moscerino della frutta. Cosa ci insegna nelle malattie e in Biomedicina? (stand 54)
Ricerca in Biomedicina. In Drosophila i meccanismi che controllano la comunicazione tra cellule e la crescita
fisiologica di organi sono conservati e simili a quelli nell’uomo. Per questo l’uso di questo modello animale in Biomedicina è cresciuto negli ultimi anni per creare modelli semplici per studiare malattie complesse come la neurodegenerazione, obesità, il diabete di tipo-2, e insorgenza di tumori. In laboratorio studiamo questi modelli – in particolare parleremo della malattia di Huntington – e di come, inducendo un meccanismo
di “pulizia” nei neuroni, è stato possibile aumentarne la sopravvivenza negli animali malati. Questo meccanismo può’ essere applicato anche altre patologie neuronali. Nel nostro laboratorio abbiamo modelli per studiare obesità e diabete di tipo-2 e la crescita tumorale di cui alcuni saranno presentati. Il nostro scopo è di capire come migliorare queste malattie e, usando i nostri risultati in combinazione informazioni in Biomedicina, aiutare a sviluppare una cura per queste patologie.
Paola Bellosta, Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata – CIBIO, Università di Trento