Centri minori rurali in Sicilia – Temi e progetti di ricerca-azione

Il fenomeno dello spopolamento e dell’abbandono investe ampie aree geografiche del nostro Paese; spesso i Centri minori sono ubicati in aree disagiate o fragili con problematiche economiche e sociali irrisolte. In Sicilia, questo fenomeno ha assunto dimensioni più evidenti a causa del crollo economico e demografico che ha generato la progressiva fuga dei giovani e la dismissione di molti servizi essenziali. I Centri minori possono divenire i luoghi per riattivare le aree rurali a partire dal patrimonio materiale, naturale e culturale, dall’inclusione sociale, dal benessere psico-fisico, contribuendo ad invertire il fenomeno inarrestabile della fuga dei giovani. L’attuale emergenza del Covid-19 ha rivelato il ruolo cruciale del tema della salute, non solo in termini di strutture sanitarie, ma anche nei nuovi modi per stare meglio, trascorrere più tempo libero all’aperto, mangiare sano e rilanciare le economie delle comunità locali. È in questo quadro che il Gruppo di ricerca e il Laboratorio di Laurea LabCity Architecture (DARCH-UniPA) mira a indagare il tema della città che cura nei luoghi di resistenza della produzione agricola all’interno del territorio della Trasversale sicula, per ripensare la crisi attuale come punto di svolta del rinnovato rapporto tra Centri minori e territorio rurale. La costruzione di nuovi scenari è stata sperimentata attraverso l’elaborazione di progetti di ricerca-azione elaborati in sinergia con le amministrazioni comunali per acquisire una consapevolezza rinnovata delle potenzialità del territorio a partire dalla valorizzazione del patrimonio umano, degli spazi aperti e del tessuto urbano spesso in abbandono.

La ricerca-azione mira a definire un metodo di lavoro con un ruolo militante dell’Università all’interno dei processi di trasformazione concreta dei Centri minori all’interno di un quadro strategico e programmatico europeo posto dal EU Biodiversity Strategy for 2030 e dal Green Deal.