BENESSERE E INCLUSIVITÀ PER COMUNITÀ SOSTENIBILI
L’attività, suddivisa in due momenti differenti, si svolge a Palazzo Murena nel pomeriggio per poi trasferirsi al Dipartimento di Economia dalle ore 20:00.
1) Modellizzare l’autoconsumo collettivo nelle CER
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono un modello entrato recentemente nel panorama giuridico italiano in cui cittadini, enti, associazioni e imprese possono aggregarsi, producendo e consumando energia da fonti rinnovabili, perseguendo benefici sociali e ambientali. Sebbene in linea di principio sembrino un modello semplice e conveniente, nella realtà dei fatti si presentano numerose complessità. Da un punto di vista sociale, è infatti difficile comunicare il loro funzionamento e di conseguenza aggregare soggetti eterogenei, mentre, da un punto di vista economico, non è scontato determinarne la convenienza a priori. Infatti, a differenza dei tradizionali incentivi alla produzione rinnovabile, il meccanismo di premio delle CER valorizza la quota di energia che viene consumata dai membri contestualmente alla produzione: bisogna quindi coordinare al meglio il consumo per massimizzare il ritorno economico! Dati questi vincoli, l’attività si propone di costruire in maniera interattiva una simulazione di CER con diversi membri, in cui ogni partecipante farà la parte di uno di essi. Per fare ciò, verrà usata una mappa comunale dove ognuno, personificando un utente a scelta fra quelli
proposti dall’esperimento e dovrà:
-Determinare il proprio livello di consumo/produzione
-Aggregarsi con altri utenti, scegliendo se essere producer, consumer o prosumer, e definire gli obiettivi della comunità
-Verificare l’entità del ritorno monetario ed eventualmente modificare le proprie abitudini di consumo o cercare nuovi utenti da coinvolgere
-Decidere collettivamente la destinazione dei benefici nella comunità
2) Valutare il benessere degli anziani nelle città
Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione richiede servizi sanitari, attività ricreative, trasporti e infrastrutture progettate per essere accessibili, economiche e disponibili per la popolazione anziana. Nelle città europee, che ospitano il 40% della sua popolazione complessiva, la richiesta è particolarmente
pressante, ed è necessario rendere le aree urbane a misura di anziano. Durante il gioco, mostriamo un semplice strumento statistico per fornire informazioni dirette ai policy makers, che, applicato alle 83 città europee incluse nell’Indagine sulla percezione della qualità della vita 2019, identifica quali servizi e condizioni
socioeconomiche pesano di più nel rendere una città un buon posto in cui vivere per gli anziani. Queste conoscenze sono essenziali per progettare le politiche necessarie per essere efficaci, stabilire le aree prioritarie di intervento e sviluppare servizi e comunità incentrati sulle persone per favorire un invecchiamento attivo. I risultati sono fondamentali anche per identificare come le città dovrebbero organizzare e modellare al meglio le loro risorse (edifici, terreni, parchi, sistemi di trasporto), tenendo conto delle necessità di questa fascia d’età, spesso più fragile e vulnerabile.
A cura di: Carolina Foglia, Luca Mariani, Davide Ricci