‘Can You Sea?’ guida il pubblico sott’acqua, costringendolo a trattenere il respiro e a sovvertire le regole della gravità. Una scenografia fatta di rifiuti, suoni di eliche di navi e corpi stipati in strette reti, che trasmettono un’immagine del mare tutt’altro che idilliaca, mostrando al pubblico un ritratto evocativo dei danni umani. Sul palco si susseguono numeri, dati e parole chiave che mostrano, al di là di ogni simbologia, la distruzione subita dall’oceano. L’oceano però offre anche l’opportunità di trovare soluzioni ai problemi ambientali causati dall’uomo, come il cambiamento climatico. Lo spettacolo invita a una riflessione sul ruolo cruciale della ricerca scientifica: l’osservazione, misurazione e comprensione dei fenomeni permette infatti di individuare soluzioni basate sulla natura stessa.
La collaborazione tra arte e scienza, che unisce metafore e immagini per denudare la realtà, mira a creare un prodotto culturale che possa essere compreso da chiunque. Il cast è composto da tredici performers adolescenti, impegnate nella trasmissione di un messaggio che è tutto della loro generazione (“Per favore, lasciateci un po’ di mondo per quando saremo grandi!”).
Dopo lo spettacolo seguirà un momento di commemorazione per il prof. Pavan, docente e ricercatore dell’Università di Pavia che ha contribuito alla realizzazione dello spettacolo.