La percentuale di suoli degradati nel mondo è in constante crescita. L’exhibit prevede l’esposizione di tecnologie per recuperare la salute del suolo attraverso dimostrazioni con piccoli esperimenti.
Referenti: Matteo Garau, Stefania Diquattro, Maria Vittoria Pinna, Dipartimento di Agraria UNISS
La risorsa suolo è minacciata da svariate cause di degrado, legato a fenomeni naturali ma soprattutto antropici. Le attività di ricerca svolte dal gruppo di chimica agraria dell’Università degli Studi di Sassari hanno tra i tanti obbiettivi quello di recuperare la salute dei suoli degradati. Durante l’exhibit verranno esposte possibili tecnologie per il recupero della salute del suolo e svolte alcune dimostrazioni attraverso piccoli esperimenti. Parte dell’esposizione sarà rivolta alla scoperta della biodiversità del suolo con un’esperienza dedicata alla fauna del suolo. Inoltre, l’interazione col pubblico sarà volta alla sensibilizzazione dei cittadini verso i rischi legati al degrado della risorsa suolo e come cittadini e ricercatori possono lavorare insieme per la sua tutela.
Organizzatore
L’ateneo ha sede principale a Sassari, ed ha attivato corsi anche ad Alghero, Olbia, Nuoro e Oristano, con una popolazione di circa 13.000 studenti.
Con i suoi 10 dipartimenti e gli oltre 650 docenti provenienti dagli atenei di tutta l’Italia, l’Università di Sassari offre formazione in presenza e a distanza (e-learning e teledidattica) sia in campo umanistico che scientifico.
L’offerta formativa è ampia e variegata: lauree triennali, lauree magistrali, di cui due internazionali, master, scuole di specializzazione e corsi di dottorato di ricerca.
L’ateneo conta su oltre 40 centri di ricerca interdisciplinari e 12 biblioteche, presentando un’ampia scelta per il praticantato nelle discipline mediche, vanta rapporti di cooperazione con circa 500 Università che partecipano al Programma Erasmus.
Venue
Lo spazio d’Ateneo che raccoglie aule della didattica e biblioteca Antonio Pigliaru.