La gestione sostenibile delle resistenze agli erbicidi nelle infestanti di risaia: dal campo al laboratorio
SOSTENIBILITÀ E RESISTENZA AGLI ERBICIDI
Il progetto EpiResistenze – resistenze agli erbicidi e meccanismi epigenetici: approccio innovativo a una problematica fitosanitaria emergente, finanziato da Regione Lombardia D.G. Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, bando per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale, si è occupato di investigare con un approccio innovativo la problematica delle resistenze agli erbicidi, emergenza fitosanitaria rilevante, in particolare in ambiente di risaia, e individuare l’incidenza dei meccanismi epigenetici sulle stesse, a supporto di programmi più efficaci e sostenibili di prevenzione e lotta alle infestanti. Lo scopo è stato quello di contribuire a comprendere fenomeni di ridotta sensibilità, in particolare nel genere Echinochloa Beauv. (giavoni), non associati a mutazioni genetiche, nelle popolazioni di piante infestanti che sono esposte alla pressione selettiva degli erbicidi. Il progetto ha fornito nuove prospettive alla conoscenza degli stress ambientali e dei loro effetti sull’evoluzione di fenomeni di ridotta sensibilità e strumenti utili per la comprensione dei meccanismi di resistenza agli erbicidi ad oggi sconosciuti.
Il team del progetto EpiResistenze vi accompagnerà in un tour virtuale, partendo dalle risaie della Lombardia con destinazione il Laboratorio di Biodiversità e Biosistematica Vegetale del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente (DSTA) dell’Università di Pavia per mostrarvi come sono state identificate le infestanti resistenti agli erbicidi e come il loro DNA è stato analizzato mediante un approccio innovativo, utile a distinguere i meccanismi genetici ed epigenetici causa della manifestazione della resistenza.
EVENTO GRATUITO.
Venue
825 e 1361: queste due date segnano l’inizio dell’Università di Pavia, l’Ateneo più antico della Lombardia e uno dei più antichi d’Europa. All’825 risale il capitolare dell’imperatore Lotario che costituì a Pavia la scuola di retorica per i funzionari del regno; lo Studium Generale fu invece fondato da Carlo IV nel 1361: una scuola giuridica e letteraria di grande rinomanza, che richiamava studenti da tutt’Europa.
Tra i periodi di maggior fama dell’Università di Pavia, il XVIII secolo, con la radicale riforma Maria Teresa e Giuseppe II d’Asburgo. Molti i docenti famosi dal naturalista Lazzaro Spallanzani, al matematico Gerolamo Cardano universalmente noto per i contributi all’algebra e alla meccanica (il giunto cardanico), al matematico Lorenzo Mascheroni, al fisico Alessandro Volta che fu docente di Fisica Sperimentale, Rettore dell’Ateneo e inventore della pila elettrica, al medico Antonio Scarpa iniziatore della Chirurgia moderna. Tra i grandi maestri dell’età napoleonica, Vincenzo Monti e Ugo Foscolo che nel 1809 tenne a Pavia la famosa prolusione Dell’origine e dell’ufficio della letteratura. Molti i medici illustri, come Carlo Forlanini, inventore del pneumotorace per la cura della tisi polmonare e Camillo Golgi, Nobel per la Medicina nel 1906. Accanto a Golgi, altri due docenti dell’Università di Pavia sono stati insigniti del premio Nobel: il chimico Giulio Natta e il fisico Carlo Rubbia.
Oggi l’Alma Ticinensis Universitas di Pavia offre, nelle due sedi di Pavia e Cremona, 2 facoltà, 18 dipartimenti e 85 corsi di laurea.