Una chimera o la panacea per le sfide complesse della vita pubblica? Un percorso alla scoperta dell’innovazione sociale
Cercare ‘nuove’ soluzioni ai problemi sociali risulta particolarmente difficile in un’epoca in cui le sfide sociali si moltiplicano. I fatti più recenti – cambiamento climatico, crisi sanitaria, demografica, economica ecc. – fanno sentire l’esigenza di capire qual è il ruolo dell’innovazione sociale nel trovare una risposta alle crescenti diseguaglianze.
L’innovazione sociale nasce per rispondere a bisogni che sono stati soddisfatti parzialmente o che non sono ancora stati soddisfatti dallo Stato e/o dal mercato, da istanze locali o transnazionali. Agisce attraverso processi partecipativi e collaborativi, che spesso assumono forme reticolari. Sostiene l’agency e l’empowerment, a livello individuale e collettivo. Può portare a una governance partecipativa e venire abilitata attraverso strumenti creativi.
Per quanto al centro di dibattiti politici e strategie di imprese private, il suo significato rimane tuttavia spesso vago e conteso tra i diversi attori sociali in campo.
Come possiamo definire l’innovazione sociale? Quali sono le sue dimensioni principali? Che cosa la distingue dall’innovazione in senso lato o dall’innovazione tecnologica? Quali sono i modelli secondo cui si diffonde?
Il Corso di Laurea di Innovazione Sociale e Comunicazione (SIC) del Dipartimento di Scienze Politiche propone un talk informale sul concetto di innovazione sociale tra studenti di Sic, cittadini, esperti e gli attori dell’innovazione sociale in Sardegna per rispondere a questi quesiti.
Talk inserito nella rassegna “Come funziona? Come è fatto?” a cura di Caterina Satta (Dipartimento di Scienze politiche e sociali) con Manuela Fiori (Festival Tutte storie), Francesco Sanna (FRADì), Marco Sideri (sindaco di Ussaramanna), Patrizia Boi, Davide Braina, Carolina Cannas, Arianna Cattalini, Martina Fadda (studenti/esse CDL SIC per conduzione e interviste).
Descrizione foto: pezzi di puzzle. Foto di Hans-Peter Gauster su Unsplash
Organizzatore
L’Università degli Studi di Cagliari, principale polo di attrazione per la formazione superiore di tutta l’Isola, attrae più di 25.000 studenti e studentesse ed è articolata in strutture didattiche e di ricerca in campus cittadini nell’area metropolitana di Cagliari. Istruzione, ricerca e innovazione sono i principali motori della crescita economica che animano UNICA. Obiettivi di UNICA sono la formazione di qualità a livello universitario e post-universitario, l’attività di ricerca scientifica nazionale e internazionale e la valorizzazione dei risultati della ricerca e le attività di terza missione. La competitività nell’ambito della ricerca scientifica di qualità e l’inserimento dei ricercatori e ricercatrici di UniCa in network internazionali sono testimoniati dai numerosi progetti europei attivi.
Venue
Con quasi due ettari di estensione, i Giardini Pubblici comunali costituiscono un importante polmone verde cittadino, con un’ultracentenaria storia alle spalle, e al loro interno custodiscono il polo culturale della Galleria Comunale d’Arte, in precedenza Regia Polveriera, ospitato nel lato opposto all’ingresso principale.
L’ingresso principale dei Giardini Pubblici di Cagliari si affaccia su Largo Dessì e sulla Via Badas (al termine di Viale Regina Elena), tra lo storico quartiere di Castello e il quartiere La Vega, al quale si aggiungono due accessi secondari: il primo su Viale San Vincenzo e il secondo alla base di una scalinata che, da Via Giardini Pubblici si inerpica sino al Colle Buoncammino e, attraversando un canyon alto pochi metri scavato nella pietra arenaria, porta al Viale Buoncammino, a lato dell’ex carcere cittadino.
Ricco l’allestimento verde presente, nel quale spicca la presenza di un monumentale ficus magnolioide ultracentenario, oltre a numerosi esemplari adulti di jacaranda, palma, leccio e ficus.